Dovrete recarvi di persona in Piazza XIX Marzo, se volete vederla tutta interna, nella sua sistemazione attuale che risale agli anni Cinquanta con gli affranti di granito a simulare una montagna e studiarne i dettagli: le fontanelle in ferro da cui scivola l’acqua, le dee decapitate dalla guerra, i ragazzini che saltellano fra gli scaloni. Ma preparatevi al peggio perché come sempre quando si parla di arte e storia in questa città, la delusione sarà inevitabile. E non perché sia brutta ma perché la vasca della fontana, ai piedi della statua, è ormai ridotta ad una discarica.
Fra il fango e la melma puzzolenti, dove in epoche remote sguazzavano i pesci, sono stati gettati e abbandonati rifiuti di ogni tipo: birre, lattine, sigarette, buste, ferraglie arruginite, gomme da masticare, bottigliette di plastica. Quando piove l’area si riempe di un’acqua giallastra e schifosa: sembra la palude che scandalizzò Menotti Garibaldi. Nel cuore della città.
Chi getta i rifiuti nella Fontana è un incivile, ma gli incivili purtroppo esistono da sempre e vivono ovunque. Dovrebbe essere il Comune ad occuparsi della pulizia e del decoro della Fontana, ma l’attuale Amministrazione sembra totalmente incapace di gestire l’arte e la cultura: Palazzo Caetani è stato ridotto ad un’osteria e ospita sagre di vini e formaggi. L’ex Convento di Sant’Antonio (noto anche come Mulino Luiselli) è abbondanato ed oggetto di speculazioni edilizie. Le antiche case del centro storico cadono a pezzi. I resti archeologici
sono trascurati e in balia di chiunque.
Qualcuno dirà che in tempi di crisi è difficile trovare i fondi per tutte queste cose. Ma pulire e mantenere pulita la Fontana Biondi, tenere l’immondizia lontano dalla vasca e restituirle la sua dignità non è un’operazione costosa. Se davvero la Fontana Biondi è il simbolo di Cisterna, oggi questo simbolo ridotto ad una discarica. Non proprio una bella metafora.
Bravo Brinchino, ottimo reportage!
RispondiEliminaQuando decideremo di attuare una sana "pulizia" anche a questa stessa amministrazione di pupazzi?
Amici e concittadini uniamoci nel simbolo della fontana ancora gravido di significati attualizzabili: trasparenza richiesta non solo per l'acqua e che la dea Feronia schiacci la malaria di questi tempi!
Un cisternese alquanto inquieto
Il degrado della fontana Biondi rispecchia il degrado amministrativo nel quale siamo caduti.
RispondiEliminaCittadini incivili ed amministratori molto "distratti" producono questi risultasti. Del resto Cisterna è un paese anomalo , in primo luogo perchè in una pandemica crisi nazionale del mattone qui le gru fanno da corollario al panorama cittadino, nascono palazzine ,centri commerciali ( collina dei pini)e si sta cercando in tutti i modi di inondare con 45mila metri cubi di cemento l'area del Convento. Ora una domanda a me personalmente sorge spontanea: ma tutti questi soldi per finanziare questa edificazione faraonica da dove proviene ? i nostri amministratori non hanno modo di guardare al patrimonio storico di Cisterna perchè sono alquanto distratti e coinvolti da questo ANOMALO ammodernamento che si sta operando sul territori con finanziamenti che andrebbero verificati per bene in quanto il sud pontino con le "famiglie" che lo dominano non'è poi così lontano da qui . Chi vuol intendere intenda
RispondiEliminaLa Fontana Biondi, al centro della piazza, con la statua della dea Feronia che schiaccia la malaria (arrivata alcuni anni dopo in occasione della visita pastorale di Pio IX)
RispondiEliminaALCUNI ANNI DOPO? PASSARONO 27 ANNI
Maurizio
Bell'articolo Fabio. Comunque è proprio una vergogna...
RispondiEliminaLa considerazione di fabio non fa' una piega e l'evidenza dei fatti non si puo' negare.
RispondiEliminaTale semplice concetto pero', non vale per l'amministrazione che AMA Cisterna, la Fontana Biondi ed il suo degrado e' l'aspetto piu' significante insieme a tutte le altre scriteriate scelte che hanno peggiorato Cisterna e la sua vivibilita'.
Degrado e menefreghismo insieme a capacita' e indifferenza, hanno un solo comun denominatore che conduce direttamente all'IRRESPONSABILITA' dell'attauale classe dirigente.
Non possono esserci mezzi termini, dopo che si e' assistito al taglio ingiustificato di alberi urbani,nel verificare ogni giorno la sosta sui marciapiedi delle numerose automobili dove il venerdi' e il sabato sera la sosta diventa la norma,nel constatare l'insensibilita' totale nei confronti del verde urbano favorendo la continua cementificazione senza alcuna logica,tantomeno quella occupazionale, visto che le imprese costruttrici provengono nella maggioranza dei casi dalla Campania con impiego di manovalanza straniera.
L'OSTERIA DI PALAZZO CAETANI la definizione piu' appropriata per un edificio storico continuamente penalizzato che ospita esposizioni di vini e cibi spacciandoli per imperdibili eventi culturali.
Significativo il "programma" di quella che a Cisterna viene definita SETTIMANA DELLA CULTURA.
SPRECHI, SPERPERI,INEFFICIENZA,INDIFFERENZA E INCAPACITA'.
A Cisterna SOLDI PUBBLICI buttati per inutili fondazioni(250MILA euro annui),spese folli per ingiustificabili consulenze...ben 53 per la bella cifra di EURO 400.954.
....Una saluto dalla terra dei cachi