Nada Dahif è stata picchiata e torturata. E’ stata ventidue giorni in isolamento prima di uscire dalla prigione. E’ un medico e ha soccorso e curato gli attivisti massacrati dalla polizia politica del Barhein, emirato del Golfo Persico. E il regime che schiaccia senza tregua quel paese ha deciso di prendersela anche con lei.


Oggi è il 25 aprile. Festa della Liberazione. In memoria di uomini coraggiosi che combatterono contro un nemico feroce e potente per restituire all’Italia libertà e democrazia. Ma anche la democrazia italiana è fragile e talvolta i diritti costituzionali vengono calpestati. Come successo nel 2001 nella scuola Diaz di Genova con i suoi colpevoli in gran parte impuniti. O quando sono state approvate leggi razziste verso gli immigrati o i Rom. O quando i lavoratori si trovano costretti a scegliere fra mantenere i propri posti di lavoro o conservare i propri diritti sindacali.
Vorrei dedicare questo giorno ai partigiani di ieri che lottarono contro il fascismo. Ma estendere il pensiero a Nada, Karim e Lobsang e a tutti i partigiani di oggi che lottano per la libertà, per la democrazia, per un mondo più giusto e più umano in Italia e in ogni parte del mondo.
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