foto di Danilo Chiariglione |
Ombre cupe sul Mulino. Malgrado la massiccia mobilitazione di cittadini comuni, associazioni, pagine e gruppi di Facebook l’amministrazione comunale intende andare avanti con il nuovo progetto. Difficile credere infatti che il sindaco Merolla non ratificherà la convenzione pubblico-privato (vedi "Nel nome del cemento l'ex Mulino sotto assedio") dopo che la sua giunta l’ha già approvata all’unanimità il 29 dicembre. Una delibera votata scandalosamente in gran segreto e tenuta nascosta per almeno tre settimane.
Al gioco sporco dei politici, il Comitato “Sant’Antonio Abate” di Maurizio Cippitani ha deciso di reagire con un esposto alla Sovrintendenza ai Beni Culturali. Lo scopo è bloccare la convenzione in via cautelativa. Tanti i punti contestati da Cippitani e dai suoi tecnici: il progetto degli architetti Bellardini e Giammatteo (gli stessi degli “esuberanti” palazzi vicino la chiesa di San Francesco) violerebbe la legge sui Piani Integrati e non rispetterebbe la distanza minima prevista fra edifici di nuova costruzione.
Ma c’è un particolare ancor peggiore. Malgrado le rassicuranti dichiarazioni di sindaco e assessori, se le ruspe entreranno in azione anche una parte del vecchio convento rinascimentale (che al suo interno conserva ancora i preziosi affreschi del XVI secolo) verrà demolita. Dopo vent’anni di battaglie (Ex Mulino Luiselli, vent'anni di vergogna) il Mulino rischia ancora la mutilazione. Dopo vent’anni, come in un perverso gioco dell’oca, siamo tornati di nuovo al punto di partenza.
Ora la speranza è che il Ministero faccia rispettare il vincolo di tutela imposto all’edificio nel 1994, bloccando il progetto. Per giungere quindi ad una soluzione definitiva che, come scrive lo stesso Cippitani su Facebook: “tenga conto dei proprietari (continuamente penalizzati da promesse scorrette e irrealizzabili) del pubblico e soprattutto del bene dell'edificio e del suo intorno, una fetta di storia e di identità cittadina.”
IL MULINO BENE COMUNE
RispondiEliminaTutti sono ben consapevoli che Cisterna sia stata trasformata in un'immensa periferia urbana.
Evidentemente cio' non basta, infatti la giunta che "AMA CISTERNA" ha deliberato con approvazione unanime, la convenzione pubblico-privato per consentire il "recupero" del mulino, con le disastrose conseguenze e i benefici per pochi orami stranoti.
Inquietante poi la data della delibera di giunta il 29 Dicembre 2011.
Inquietante almeno per il fatto che dopo una quindicina di giorni il 13 Gennaio, si e' tenuta una conferenza pubblica proprio sul mulino, e numerosa e' stata la presenza dei diversi consiglieri comunali di MAGGIORANZA che hano espresso il loro sostegno al progetto presentato dal COMITATO DI S. ANTONIO ABATE.
Insomma, alla luce delle diverse date e da quanto deciso dalla giunta, insieme al dissenso pubblicamente espresso dai diversi consiglieri di MAGGIORANZA,si percepisce chiaramente che il COMITATO D'AFFARI di via Zanella agisca persino all'insaputa dei suoi consiglieri .....tanto costoro come sempre voteranno a favore ogni proposta proveniente dal politburo centrale.
Sempre piu' evidente che a Cisterna di Latina si sia insediato un vero e proprio COMITATO D'AFFARI.
Il consenso politico utilizzato a larghe mani per conseguire interessi personali o degli amici, come si potrebbe altrimenti spiegare l'attivita' politica dell'ultimo decennio e quella attuale?
Tutte le scelte sottoforma di deliberere, sono state fatte tenendo in considerazione la citta' il suo territorio e i CITTADINI?
Si e' tenuto conto del futuro della citta'?
Ogni scelta ha tenuto conto solamente degli interessi di pochi E' QUESTA LA REALTA', e tutto a discapito della salvaguardia del territorio e dei suoi cittadini.
....Qualcuno si ricorda ancora,degli argomenti largamenti usati in campagna elettorale?
....C'e' ancora qualcuno che sia disposto a ricordare frasi come: Cisterna e' un paese ricco di storia, di arte, di aree agricole importanti per le realta' produttive locali?
Eppure, nonostante si sia apertamente dichiarato un forte sentimento d' amore nei confronti di Cisterna ..... CISTERNA TI AMO ,la realta' e le intenzioni sono state ben altre .
Delibere approvate in fretta e furia senza troppa informazione, per varianti urbanistiche a carico di vaste aree agricole (piu' di 80 ettari) a beneficio del consorzio industriale ASI, delibere con cui sara' consentito a poche persone di poter speculare e riciclare con enormi profitti.
Meccanismi deleteri che hanno consentito e tutt'ora consentono , la svendita di un patrimonio collettivo ed esauribile come il suolo, senza nemmeno la scusa della necessita' di finanziare i servizi pubblici ai cittadini (monetizzazione del territorio),che si verifica in altre zone .
.....Come sempre gatta ci cova!!!
"come il gioco dell'oca"...riferimento azzeccatissimo!
RispondiElimina.....CEMENTIFICAZIONE, .....SPECULAZIONI, ...SCEMPI AMBIENTALI,.....DETURPAZIONE DEL VERDE PUBBLICO., ....INCAPACITA' E INDIFFERENZA, ....INTERESSI PRIVATI NASCOSTI DIETRO RUOLI PUBBLICI, ...INVIVIBILITA', ...OPERE INCOMPIUTE E TANTE ALTRE OSCENITA' ISTITUZIONALI.
RispondiElimina......MEROLLA SALGA A BORDO, CAZZO!!!!
QUI http://www.meetup.com/cisternalatina/photos/ alcune foto a testimonianza del libero incontro tra cittadini per la difesa del mulino ex convento. GIU' LE MANI DAL MULINO mulino bene comune.
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