Tempo fa andai ad un funerale di uno zio, morto precocemente.
Era un professore e i suoi studenti, nel ricordarlo, alla fine della Messa, raccontarono dall'ambone una serie di episodi divertenti che lo riguardavano.
Nonostante la tristezza del momento, la chiesa si riempì di risate.
I funerali dovrebbero essere sempre così. Uno schiaffo alla tristezza. Una risata o un sorriso, invece, può scaldare il nostro cuore in un momento già doloroso di suo.
Non sappiamo se l'Estremo Saluto è un addio o un arrivederci, ma sappiamo che altre lacrime non cancellano le lacrime.
Salutarci ricordando le cose belle fatte insieme piuttosto che rimpiangere quello che non si potrà più fare.
Far suonare le campane a festa piuttosto che a morto.
Fare minuti di casino piuttosto che minuti di silenzio.
Far vestire i preti con la veste bianca della luce piuttosto che con quella viola del peccato.
E ricordarsi che, quaggiù si sta come d'autunno sugli alberi le foglie e dedicarsi degli altri quando sono fra noi, vivi e sani, piuttosto che ululare disperati il giorno che non ci sono più.
una riflessione che condivido appieno difficile però da far conciliare con il dolore per una grande perdita
RispondiEliminaServirebbe un grande cambiamento culturale e di mentalità...
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