Oggi si ricordano i morti delle foibe. Cittadini italiani torturati, perseguitati e infine uccisi per il semplice fatto di essere italiani.
Non avrei scritto niente, di solito preferisco commemorare nel mio cuore le tragedie del passato. Anche per un senso di giustizia, non mi piace ricordarne pubblicamente qualcuna e poi trascurarne un'altra. Il sangue, sopratutto se innocente, ha sempre lo stesso valore.
Ma poi ho letto sulla pagina Facebook del Comune una discussione allucinante. Sotto la foto che riprende la cerimonia che si è svolta oggi in città, "comunisti" e "fascisti" litigavano e si rinfacciavano senza ritegno i morti della parte avversaria. Da un lato una strumentalizzazione indecente della Resistenza e dei partigiani (ma lo sanno che nelle foibe furono gettati anche dei partigiani?) mentre l'altra parte tirava in ballo senza vergogna i morti in Cina e in Corea del Nord, poi hanno messo in mezzo Togliatti, il povero Paolo Borsellino, la Democrazia Cristiana e infine lo scandalo Lusi (i berlusconiani che parlano di corruzione!).
La cosa più triste è stato vedere che a scontrarsi erano due ventenni, gente nata quando le ideologie che hanno portato tanta morte e tanta distruzione erano già fallite miseramente. Gente che, invece di ripetere a pappardella le lezioncine del partito, dovrebbe avere verso certi eventi del passato uno sguardo più lucido e più sereno. E dovrebbe anche rendersi conto, che il mondo è cambiato e servono idee e modelli nuovi per affrontare il futuro.
Concludo dicendo che anche a me scandalizza il fatto che la mia amministrazione comunale si "dimentica" sempre del 25 aprile. Ma vedere il nostro sindaco e la compagnia allegra che lo circorda, commemorare i partigiani farebbe ridere chiunque. Nonostante il ruolo istituzionale che ricoprono, per ricordare la Resistenza ci vuole una grande dignità.
CITAZIONE:
RispondiElimina"Oggi si ricordano i morti delle foibe. Cittadini italiani torturati, perseguitati e infine uccisi per il semplice fatto di essere italiani."
Detto e letto cosi'sarebbe molto semplice, mentre invece che lo si voglia o meno, la questione foibe e' solo un pretesto per gettare fango sulla resistenza , a maggior ragione quando non si tiene conto del periodo storico.
Inoltre perche' non si e' mai sentita la necessita' di confrontarsi ad es. con rappresentanti dell'ANPI che sostengono con prove storiche tutt'altra teoria?
Perche' non considerare il contesto storico?
Perche' viene sempre omesso il fatto che la JUOGOSLAVIA sia stata OCCUPATA dall'Italia,in pieno regime fascista?
Ebbene e’ da qualche anno che insieme alla giornata della memoria , viene celebrato il giorno del ricordo ( commemorazione delle vittime delle foibe ) purtroppo come ho potuto notare, tale giorno del ricordo viene utilizzato politicamente con la pretesa di indirizzare tutte le responsabilita’ di tali crimini ad una sola parte storica LA RESISTENZA PARTIGIANA. Ignorando del tutto il contesto storico presente e tentare l’ennesimo revisionismo storico atto a legittimare il periodo di dittatura che ha avuto come conseguenza l’alleanza con i nazifascisti .
Posso parlare della questione con cognizione di causa, in quanto nella mia storia familiare ho avuto dei parenti triestini ( politicamente neutri e indifferenti ) che mi hanno potuto testimoniare ben altro , la risiera di San Sabba ad esempio.
Perche' ad esempio non viene mai ricordato l’armistizio di Cassibile dell’ 8 settembre 1943,dove le province italiane di Udine, Trieste, Gorizia, Pola, Fiume e Lubiana vennero sottoposte al diretto controllo del Terzo Reich con il nome di Zona di operazione dell’Adriatisches Küstenland (Litorale Adriatico)?
Con l'intenzione del revisionismo storico, vengono citate le foibe , pero' stranamente oltre al periodo del 1943-45 , non viene mai preso in considerazione anche il periodo precedente.
…Il periodo della dittatura fascista , …il Trattato di Rapallo (1920) , …la violenta politica di ” snazionalizzazione ” delle popolazioni slave che vennero progressivamente eliminate insieme a tutte le istituzioni nazionali slovene e croate dove le scuole furono italianizzate, ….gli insegnanti licenziati o costretti ad emigrare,…. posti dei limiti all’accesso degli sloveni nei pubblici impieghi .
Perche' non vengono ricordate le vere e proprie operazioni di pulizia etnica ad opera del regime fascista?
PERTANTO LE FOIBE NEL LORO CONTESTO CERIMONIALE SONO SOLO UN FALSO STORICO NEL VANO TENTATIVO DI UNA IMPOSSIBILE REVISIONE STORICA ATTA ALLA RIABILITAZIONE DI UN FEROCE VENTENNIO!!!
....Che lo si voglia o meno!
"Gente che, invece di ripetere a pappardella le lezioncine del partito, dovrebbe avere verso certi eventi del passato uno sguardo più lucido e più sereno."
RispondiEliminaGente che la Storia dovrebbe studiarsela, invece di fare replicanti.
La conclusione, poi, è fantastica! Maria
La discussione sta continuando...ora parlano di Pisapia e Napolitano :( :( :( :(
RispondiEliminaNon condivido in pieno l'articolo, il sindaco (pur essendo uno scemo) nel momento in cui indossa la fascia tricolore si trasforma in un'istituzione in quanto tale deve onorare la resistenza e la festa del 25 aprile! Capisco ciò che scrivi, ma certi concetti era giusto ribadirli.
….10 febbraio: “giornata del ricordo”? Martiri delle foibe?
RispondiEliminaO piuttosto il solito becero tentativo di revisionismo storico ?
Allora sarebbe giusto ricordare anche il contesto storico dell’epoca dittatoriale , la storia non e’ un’opinione .
Ricordiamo :
-Le 120.000 vittime civili libiche dell’esercito fascista nel 1930 durante la deportazione delle popolazioni cirenaiche.
-Le 600 tonnellate di gas asfissianti (iprite e fosgene) lanciate dall’aviazione fascista sulla popolazione etiopica nel 1935/36, le migliaia di civili passate per le armi dopo l’attentato fallito a Graziani nel ’37, i 310 monaci cristiani, ma di rito copto, trucidati a Debra Lianos col plauso dei cappellani militari e del Vaticano.
-I bombardamenti della Croce Rossa in Etiopia, i 17.000 etiopi deportati e sterminati nel campo di sterminio di Danane (Somalia); i telegrammi di Mussolini a Graziani dove scriveva: “Autorizzo ancora una volta Vostra Eccellenza a condurre sistematicamente politica del terrore et dello sterminio”.
-L’annessione della Slovenia del ’42 con la costituzione della provincia italiana di Lubiana e le direttive dei generali Robotti e Roatta: “Si ammazza troppo poco …Sgombero totalitario, dove passate levatevi dai piedi tutta la gente che può spararci alla schiena … Distruggere i paesi e sgombrare le popolazioni”.
-I 150.000 deportati iugoslavi nei campi di sterminio di Arbe, Palmanova, Gonars, Renicci ed altri ancora, con più di 4000 morti di fame e di stenti.
-Le vittime iugoslave del campo di concentramento fascista di Zlatin, gli abitanti maschi di Srbernovo spediti nei lager, le donne seviziate dall’esercito fascista e poi gettate nelle foibe. Ed inoltre la Risiera di S. Sabba, lager nazista di Trieste, dove furono sterminati comunisti, ebrei e rom con la complicità diretta degli sgherri di Mussolini.
….Italiani brava gente !!!
Grazie per la lezione di Storia. Ma niente, neanche i crimini del fascismo, giustifica la pulizia etnica degli italiani della Venezia Giulia (perché di questo si è trattato e ormai lo riconosce anche la storiografia di sinistra). E anche se le vittime fossero state tutti fascisti, neanche questo giustifica violenze e torture. Pietà per le vittime, tutte le vittime e basta con l'odio politico. Sono passati sessant'anni, certe distinzioni non hanno più senso.
RispondiEliminaCiao Fabio
EliminaIntanto per precisare,non e' mia intenzione dare lezioni di alcun tipo.
Le mie sono delle considerazioni personali e per mia abitudine ogni volta che emerge una notizia, un fatto o anche delle dichiarazioni per difendere o meno dei contesti facilmente documentabili, e' mia premura andarmi a cercare ulteriori informazioni, insomma preferisco vedere il rovescio della medaglia anche quando tutto viene dato per scontato.
Cosi' come viene dato per scontato,a proposito delle foibe, lo slogan riduttivo: " UNICA COLPA ESSERE ITALIANI".
Uno slogan cosi',determina un bell'effetto mediatico, ma andando a studiare e ascoltare le molte testimonianze ( mi preme specificare l'esistenza di parenti triestini nella mia storia familiare) pur nel rispetto del dolore, si ha piu' l'impressione che tale giornata serva piuttosto a riabilitare un certo periodo storico, con lo scopo ben preciso di infangare la resistenza partigiana fatta da uomini e donne di ogni estrazione sociale,politica e religiosa. CITTADINI ITALIANI che hanno saputo reagire pagando con il prezzo della loro vita (che non si consideri retorica) alle ingiustizie di una dittatura prima e di una alleanza (quella tedesca) poi.
Troppo semplice riassumere tutto in uno slogan ad effetto, se cosi' fosse altrettanto si potrebbe dire di ogni invasore.
Perche' quello che non viene detto e' che di INVASIONE da parte degli italiani brava gente,si tratta.
Persone che con l'unica colpa di essere italiani, HANNO OCCUPATO UN TERRITORIO STRANIERO con insediamenti forzati a cui seguirono dei crimini ad opera proprio dei bravi italiani.
Se dovessimo trovare un ladro in casa, con la conseguenza che si appropriasse della nostra automobile, dei nostri risparmi,dei nostri elettrodomestici cacciandoci fuori dalla nostra casa e imponendoci delle regole a proprio piacimento, se in seguito ci fosse la nostra reazione magari adottando mezzi non proprio pacifici ( un colpo di karate, una bottigliata,un calcio ben assestato) si potrebbe dire di quel ladro di avere come unica colpa quella di essere entrato in casa nostra?
L'esempio non sara' appropriato ma spero possa rendere bene l'idea.
Figurati i commenti sono sempre ben graditi. Però gli italiani non hanno invaso la Venezia Giulia (hanno occupato la Slovenia, l'Etiopia, l'Eritrea ma non la Venezia Giulia) che invece è stata da sempre una terra multietnica in cui slavi e italiani hanno convissuto per secoli. La presenza italiana da quelle parti si registra almeno dal Medioevo, città come Zara, Pola, Spalato, Ragusa sono state fondate dai veneziani ai tempi della Repubblica marinara. Molti grandi italiani sono originari di quelle parti. Le due comunità hanno vissuto relativamente in pace per molti secoli. E' stato il fascismo poi a imporre l'italianizzazione forzata e a perseguitare gli slavi. Ma durante la guerra a cacciare gli italiani da quelle zone non sono stati gli sloveni o i croati ma i partigiani jugoslavi di Tito e l'opera da loro compiuta è stata un'autentica pulizia etnica (come quella che si verificò di nuovo qualche decennio dopo). E infatti nelle foibe non morirono solo fascisti o parenti dei fascisti ma anche partigiani e membri del CLN, comunisti compresi.
EliminaCerto questi episodi non giustificano l'attacco alla Resistenza italiana che i fascisti fanno. La strumentalizzazione politica delle foibe fa davvero schifo, a loro non importa niente delle vittime.